Briciole di Vangelo: ANDRÀ TUTTO BENE ?
Briciole di Vangelo di Massimo Coero Borga
ANDRÀ TUTTO BENE ?
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio (Lc 2,1-7).
Maria è incinta.
Sono “obbligati” (dittatura) ad andare a Betlemme per farsi censire. Non solo Giuseppe ma deve andarci anche Maria.
Devono fare un viaggio rischioso. Ci vanno, anche se obbligati, mentre si fidano di Dio che li accompagna. E tutto va bene.
Non trovano posto in nessuna casa che possa ospitarli. Si fidano e Maria partorisce comunque e tutto va bene.
E non finisce qui.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall’Egitto ho chiamato mio figlio (Mt 2,13-15).
È nato da poco Gesù e subito vogliono ucciderlo.
Dio indica la via d’uscita: fuggire in Egitto.
Ma come è piccolo il bambino? Partono in fiducia e vanno e si realizza la profezia su Gesù. E tutto va bene.
Ma non finisce qui.
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno» (Mt 2,19-23).
Dio dice nuovamente a Giuseppe che devono tornare in Giudea. Lui parte obbedendo anche Gesù è ancora giovane rimettendo in gioco tutto.
Ma mentre arrivano verso Gerusalemme ecco una notizia non troppo bella: c’è un nuovo re non troppo buono e ancor meno simpatico di Erode: Archelao suo figlio!
Devono cambiare meta, devono rimpostare il navigatore verso un nuovo luogo dove stabilirsi (si spera).
Dio li conduce a Nazaret. Anche lì si realizza così una profezia su Gesù. E tutto va bene.
Una storia umana dove tutto sembra andare male, ma senza lamentazioni e con piena fiducia in Dio si realizza il progetto di salvezza divino: tutto va bene (nel modo giusto).
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