Briciole di Vangelo: A CHE PUNTO SEI? SEI CRESCIUTO?

Briciole di Vangelo: A CHE PUNTO SEI? SEI CRESCIUTO?

Briciole di Vangelo di Massimo Coero Borga

A CHE PUNTO SEI? SEI CRESCIUTO?

Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino (1Cor 13,11).

Dopo il lungo elenco di cosa è la carità (o meglio di chi è: Gesù stesso) e quindi di cosa fa, ecco che San Polo sembra dirci che possiamo giungere alla vera carità solo facendo un percorso di crescita.
Quindi si impara ad amare, naturalmente dopo averlo sperimentato da Gesù stesso.
Tutto questo ci fa capire che non siamo più nel campo dell’emotività, ma della scelta basata sulla ragione data dalla Parola di Dio.
Ci fa capire che non basta pregare ma bisogna anche crescere nella conoscenza.
Quindi ad AMARE S’IMPARA.

Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v’insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l’esperienza della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l’esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male (Eb 5,12-14).

Avete già compreso perché esistete?
State imparando a pregare e riconoscere la voce e i segni di Dio?
Abbiamo compreso come si combatte questo periodo?
Dio ha cercato di farci crescere per prepararci per questo tempo di lotta: lo hai riconosciuto?
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Dio fa quello che può con chi non vuole crescere, con chi non vuole mettersi in gioco.
Se vogliamo Dio ci farà crescere ma se non lo vogliamo, se vogliamo solo sentirci dire le cose che ci fanno piacere, se non abbiamo il coraggio di mollare gli ormeggi (non voler aver mai torto), resteremo bebè spirituali (e sovente anche nemici degli altri, criticatori di chi invece cresce per non sentirci sbagliati).
E TU a che punto sei? Quanta strada hai fatto nell’ultimo anno? 

Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo. Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana?Quando uno dice: «Io sono di Paolo, e un altro: «Io sono di Apollo, non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio (1Cor 3,1-9).

San Paolo cerca di spiegare che non stanno crescendo, nonostante il tempo già trascorso, dicendo anche i motivi di tale “incapacità”.
Smettiamo quindi di guardare gli altri, non giudichiamoli.
Cerchiamo invece noi stessi di crescere perché SIAMO NATI PER QUESTO TEMPO e dobbiamo essere in grado di vincere tutte le SFIDE (dell’Amore, della Vita).

Ed ecco le ultime indicazioni che Dio vuole darci per CRESCERE nell’0amare e nel vivere in pienezza:

Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza. Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza, se davvero avete gustato che buono è il Signore (1Pt 2,1-3).

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