Da una relazione sbagliata a una rinascita

Da una relazione sbagliata a una rinascita

Ciao, mi chiamo Francesca.

La mia “chiamata” è iniziata nel dicembre del 2015… me lo ricordo molto bene. Avevo preso vie sbagliate, con un uomo assolutamente sbagliato, che non era fatto per me, e questo il Signore lo sapeva bene, ero io che non lo volevo capire. Se penso a quegli anni, mi rendo conto veramente di quanto ancora dovevo aprire gli occhi. Mia sorella e mio cognato sono state le persone che inizialmente mi hanno parlato di Dio, con una parola, con un gesto, con una frase, anche se vivevamo a km di distanza, perché io già vivevo a Roma da due anni. Piano piano queste parole sono entrate nel mio cuore.

Mi hanno presentato e fatto incontrare tutti voi del Sii Guarito (lo so che ora si chiama Il Crocifisso Risorto). Sono venuta con voi al Pellegrinaggio in Terra Santa, nel 2016, ma quando tornavo alla routine mi sentivo immersa nel mondo… non so spiegare, non avevo ancora capito che il Signore voleva entrare nella mia vita ed essere il padrone. Pregavo, sentivo che il Signore voleva allontanarmi da quella persona ma io soffrivo e perseveravo, non mollavo, avevo paura. Pregavo e sapevo che non era per me quell’uomo, tanto che avevo paura di dire ad alta voce: “sia fatta la Tua volontà, non la mia” perché ero certa che non era lui l’uomo che Dio voleva per me. Adesso ho scritto tutto in poche righe ma tutto questo è durato quasi due anni.

Seguivo le vostre catechesi e sembrava che in quelle catechesi Dio volesse parlare a me. Soprattutto, quando si dovevano spezzare le catene sbagliate, io soffrivo, però il Signore voleva guarirmi. Infine, dopo quel “dolore”, sono guarita dal quel rapporto sbagliatissimo. Tante volte dico al Signore “non mi hai mollato nemmeno un attimo, neanche quando ti voltavo le spalle… ogni volta che tornavo, Tu eri lì. Perdonami, Signore!”. Poi ho iniziato a lodare, gioire, ringraziare, cantare, ma c’è stato un momento in cui ho capito che avere il Signore nella propria vita era un’arma a doppio taglio. In che senso? Lui voleva essere il padrone in ogni settore della mia vita, ma io tante volte (troppe) facevo finta di non sentirlo perché volevo che Lui entrasse solo in alcune cose della mia vita. Dal momento in cui, però, ho aperto la porta del mio cuore alla pienezza dell’opera dello Spirito Santo nella mia vita, Lui ha cominciato a parlarmi e a correggermi in tutti gli ambiti, non c’era nulla in cui non fosse coinvolto. La cosa mi faceva piacere, ma al tempo stesso non mi piaceva, non so se riesco a farvi capire cosa intendo. Dio diceva la Sua su come parlavo alle persone e delle persone – tra l’altro io parlo tanto e dovrei mordermi di più la lingua prima di lamentarmi – diceva la Sua su come spendevo i miei soldi, su come mi vestivo, su chi erano i miei amici e su come sceglievo di trascorrere i momenti di svago. Mi parlava dei miei pensieri e atteggiamenti, mi resi conto che conosceva i miei segreti più intimi e che nulla gli era nascosto. Insomma, non era più il Dio “del chiedere”, ma sembrava il padrone di tutta la mia casa e di tutta la mia vita. Non sapevo mai quando avrebbe cominciato a parlarmi di qualcosa della mia vita che andava rivista. Era entusiasmante ma anche impegnativo, perché sapevo che le Sue parole avrebbero determinato diversi cambiamenti.

Io lavoro nell’ufficio dell’aeronautica dalle 8 del mattino alle 16.30, e fino a due anni fa tenevo degli allenamenti di ginnastica ritmica tutti i giorni dalle 17 alle 21 di sera.

Quella parte della mia vita al signore non l’avevo ancora data… e come ha detto Massimo durante una catechesi, c’è stato un momento che Dio mi ha strappato i calzari dai piedi per farmi tornare all’umiltà. Da allora ho smesso di fare l’allenatrice e, poco dopo, il don della parrocchia di Bracciano mi ha proposto di fare la catechista ai ragazzi del secondo anno della cresima. Ho detto NO per qualche mese, facevo muro, poi ho capito che il Signore voleva che io facessi questo. Non sono ancora all’altezza ma tante volte mi hanno detto “quando hai Gesù nel cuore, Lui uscirà da solo dalle tue parole e sarai in grado, invocando lo Spirito Santo, di parlare ai ragazzi”. Dio ha voluto che io usassi il mio tempo libero andando agli incontri dei catechisti con il Vescovo di Civita Castellana, quindi che usassi il mio tempo libero contemplando la Sua parola e leggendo il Vangelo.

Nel frattempo, ero sempre presente durante le vostre catechesi di liberazione, di cambio di destino ecc., scrutavo con attenzione quello che Dio tramite Il Crocifisso Risorto voleva dirmi e cresceva sempre di più l’amore per Gesù Cristo, per la mia mammina Maria…. mi scoppiava il cuore.

Durante la pandemia, Dio ha voluto che io recitassi e contemplassi con voi sempre la Coroncina della Divina Misericordia, era marzo e da allora ogni giorno alle 15 vi seguo e prego con voi, e se non posso, lo faccio quando torno a casa dal lavoro perché ho bisogno di Dio. Massimo con Santa Faustina parla a tutti noi, parla a me… lo so (e non l’avevo mai detta la Coroncina, solo qualche volta). Poi una volta passeggiavo per Trevignano, e un altro don mi ha detto che aveva bisogno di una catechista, allora mi sono detta: “Signore, mi hai mandato a fare la catechista nella parrocchia di Bracciano, vuoi che vada anche nella parrocchia di Trevignano?” per cui da settembre 2020 faccio la catechista in due paesi, e a Trevignano il Signore ha voluto che io seguissi due classi, quelli di seconda e quelli di terza, che hanno la cresima.

A dicembre abbiamo fatto la consacrazione a Maria e Massimo ha detto che da lì a qualche mese la Madonnina ci avrebbe chiesto qualcosa. Era da tempo che un mio collega mi diceva che la moglie lavorava in Croce Rossa, e sotto Natale mi teneva informata su quando bisognava donare le coperte alla Croce Rossa per i senza tetto di Roma… i giorni seguenti avevo sempre in testa questa cosa. Una sera, durante il S. Rosario, senza volerlo, mi sono messa davanti all’immagine della mia Madonnina che ho a casa e, ad un certo punto, nel mio interiore ho capito, mi ha parlato, mi sono fermata, l’ho guardata e le ho detto: “Madonnina Mia, veramente vuoi che io entri in Croce Rossa come volontaria?” Non so spiegare, era così. Qualche minuto dopo mi arriva un messaggio WhatsApp dalla moglie del mio collega – che è in Croce Rossa – la quale mi manda le foto di tutte le coperte raccolte per i senza tetto di Roma e mi scrive: “la Croce Rossa ti ringrazia per questo gesto”. Questo ha voluto la Madonnina, che io facessi l’iscrizione alla Croce Rossa, così mi chiameranno al prossimo esame di base.

Non è però tutto facile, tante volte mi sentivo così immersa negli impegni che ero stanca, e allora sono arrivati i vostri “Bagni di Luce “… che sono una cura per il cuore, per il fisico e per l’anima, come se il Signore si fosse accorto che qualche volta sono in affanno nella routine. E io non so come ringraziarvi per tutte le liberazioni, guarigioni, preghiere, lodi ecc.  che il vostro Ministero ha fatto in questi anni e voi non potete neanche capire quanto siete stati/siete vitali per me. Come potete non esserlo, il vostro Amore e il vostro dono vengono da Dio e sono voluti da Dio. Che vi Benedica sempre con tutto il cuore.

Dio è entrato in toto nella mia vita, ho detto il mio AMEN, le persecuzioni dalle amiche (anche le più intime) e dai colleghi sono arrivate, ma erano arrivate già anni fa… ma non importa, Massimo oggi ha detto che dove c’è persecuzione, c’è la Gloria di Dio… e Gesù Lo ha detto “sarete perseguitati a causa mia.” E a me non importa, io voglio stare con Dio. Non racconto a nessuno queste cose, solo a voi perché so che capite. E così anche il gli attacchi dal nemico sono arrivati, ma non voglio dire altro di questa cosa perché io voglio parlarvi di Dio e della grande nuova vita che mi ha dato. Dio ha stravolto la mia vita, potevo farmi prendere dall’ansia o addirittura dalla paura di perdere il controllo di tutto (ed è stato così, inizialmente) permettendo a qualcuno che non vediamo di prendere il timone. Poi, però, ho capito che Dio avrebbe pensato tutto e io avrei dovuto solo AFFIDARMI E FIDARMI. Certo, non è stato sempre così facile…. anzi, quanti combattimenti!!

Udire la voce di Dio e obbedirle mentre Egli opera nella mia vita significa vivere per compiacere Lui e per offrire a Lui la gloria, anziché a me. E Dio, dopo che ho detto il mio “amen”, si è preso cura anche delle cose che io amavo, come la Ginnastica Ritmica, lo sport con cui sono cresciuta, e che è sempre stata nel mio cuore, e Dio lo sapeva… tanto che, a breve, andrò a fare l’allenatrice in una società, ma sicuramente con un atteggiamento diverso da quello degli anni passati. È tutto di Dio. Forse aprire le porte per far entrare Dio in ogni area della mia vita qualche volta ha fatto paura ma ne è valsa la pena. Questa è la mia testimonianza.

Vi ringrazio per tutto, vi voglio bene, e che Dio vi benedica sempre.

Francesca

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