Gedeone (6): la sfida (im)possibile

Gedeone (6): la sfida (im)possibile

Massimo Coero Borga – 21 luglio 2020

GEDEONE (6): la sfida (im)possibile

LA PIENA VITTORIA

Giudici 8

10 Zebach e Salmunnà erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell’intero esercito dei figli dell’oriente: erano caduti centoventimila uomini armati di spada. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi, a oriente di Nobach e di Iogbea, e mise in rotta l’esercito quando esso si credeva sicuro. 12 Zebach e Salmunnà si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Salmunnà, e sbaragliò tutto l’esercito. Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; la terra rimase tranquilla per quarant’anni, durante la vita di Gedeone.

18 Poi disse a Zebach e a Zalmunna: «Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?». Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l’aspetto di un figlio di re». 19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!». 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Su, uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21 Zebach e Zalmunna dissero: «Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l’uomo, tale è la sua forza». Gedeone si alzò e uccise Zebach e Zalmunna e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.

Gedeone, con 300 uomini, ne ha fatti fuori 120.000 – anzi, si sono fatti fuori da soli. Alcuni, però, sono fuggiti con i capi: Rendi i loro prìncipi come Oreb e Zeeb, e come Zebach e come Salmunnà tutti i loro capi; essi dicevano: “I pascoli di Dio conquistiamoli per noi” (Sal 83,12-13).

Il nemico non pensa che noi vogliamo andare fino alla fine, è abituato a dei cristiani che sopravvivono. Dobbiamo, invece, imparare a viverci la vita in pienezza. Niente sconti.

Gedeone va fino alla fine: non smette finché abbia fatto piazza pulita del nemico. Quando inizi un lavoro su te stesso, quando inizi una preghiera, vai fino alla fine. Dopo la vittoria contro il nemico, il frutto è la pace, ma per avere la pace, devi eliminare il nemico.

Può sembrare “occhio per occhio, dente per dente”, ma quello che la Bibbia cerca di dirci è che anche se esiste la misericordia, anche se Dio ci ama, ciò che seminiamo, raccogliamo, è una legge spirituale.

Più si diventa “uomini” (maturità e completezza umano-spirituale) e più si ha forza. La forza interiore dipende, quindi, da chi sei diventato: UOMO FORTE e CORAGGIOSO.

UMILTÀ e FINALE della STORIA (Gdc 8,22-23.29-35)

22 Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: «Governa tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Non vi governerò io né vi governerà mio figlio: il Signore vi governerà».29 Ierub-Baal, figlio di Ioas, se ne andò ad abitare a casa sua.

30 Gedeone ebbe settanta figli nati da lui, perché aveva molte mogli. 31 Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimèlec. 32 Gedeone, figlio di Ioas, morì dopo una felice vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas, suo padre, a Ofra degli Abiezeriti. 33 Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi ai Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34 Gli Israeliti non si ricordarono del Signore, loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all’intorno, 35 e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Non si prendono gli applausi e la gloria – Gedeone fa guardare in alto, nonostante sia stato lui a guidarli alla vittoria.

Gli uomini hanno solo visto lui combattere, ma lui cerca di far vedere l’invisibile. La gloria spetta a Dio, sempre.  

Gedeone ebbe 70 figli, segno di grande fruttuosità. Suo figlio Abimèlec, nato da una donna non del popolo di Dio, farà grandi danni in futuro – ucciderà tutti gli altri figli di Gedeone.

Le “fughe” dalla legge di Dio si pagano. I servitori di Dio, invece, fanno sempre una buona fine, come Gedeone, che morì dopo una felice vecchiaia. Vale la pena dire “AMEN” alla chiamata di Dio. Vale la pena cercare di vivere per quello che siamo stati creati. Vale la pena spendersi per AMORE.

Gli israeliti ricaddero poi ancora nell’idolatria, il peccato dell’ingratitudine degli uomini verso Dio.

DIO E MADIAN

Prima lettura liturgica nella messa natalizia di mezzanotte:

Is 9,1-3.5-6   Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. 2 Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. 3 Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. 5 Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. 6Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

La cristianità vede nel bambino il Cristo, e il «giorno di Madian» è un’espressione tipica per indicare il Dio che ci libera da ogni avversità e oppressione e ci farà vincere le “sfide (im)possibili”.

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