GIUDITTA (4): ferma il generale nemico e bloccherai tutto l’esercito!

GIUDITTA (4): ferma il generale nemico e bloccherai tutto l’esercito!

Massimo Coero Borga – 21 aprile 2020

GIUDITTA (4): ferma il generale nemico e bloccherai tutto l’esercito!

Abbiamo visto alcune caratteristiche “fondanti” di Giuditta: Vedova – Bella – Amministratrice di ricchezza – Timorata di Dio!!!

Il capitolo 8 terminava con questa forte affermazione:
Giuditta rispose loro: «Ascoltatemi! Voglio compiere un’impresa che verrà ricordata di generazione in generazione ai figli del nostro popolo. Voi starete di guardia alla porta della città questa notte; io uscirò con la mia ancella ed entro quei giorni, dopo i quali avete deciso di consegnare la città ai nostri nemici, il Signore per mano mia salverà Israele (v. 32-33).

Diario Santa Faustina 1797   Figlia Mia, aiutaMi a salvare le anime.

Dio ci vuole usare per la salvezza delle anime. É Lui che ci ha scelti e chiamati per nome. Quindi quando diciamo che “faremo” grandi cose come Giuditta, stiamo solo dicendo che stiamo dicendo AMEN alla chiamata e alla volontà divina.
Ma vediamo come muoverci per fare queste grandi cose (anche nella vita quotidiana come affermava e faceva Santa Teresina del Bambin Gesù).

GIUDITTA e la preghiera (Gdt 9)

Allora Giuditta cadde con la faccia a terra, sparse cenere sul capo, mise allo scoperto il cilicio di cui era rivestita e, nell’ora in cui nel tempio di Dio a Gerusalemme veniva offerto l’incenso della sera, supplicò a gran voce il Signore: 2«Signore, Dio

Giuditta si mette immediatamente a pregare. Non parte per l’impresa se non dopo aver affidato tutto nelle mani di Dio e dopo aver pregato… nel modo corretto (lo vedremo ora).

La prima cosa che dice in preghiera è: “Signore Dio” – solo Tommaso, l’apostolo chiamerà Gesù “Mio Signore e mio Dio”. Giuditta sa a chi si sta rivolgendo.

Affinché la preghiera “funzioni”, come prima cosa, dobbiamo avere chiaro a chi ci rivolgiamo – per approfondire questi punti, fai il cammino “La preghiera che ottiene” ►►►

8… tu sei il Signore, che stronchi le guerre.

Giuditta dichiara che non è la forza umana che decide chi sia vittorioso, ma Dio stesso.

8hanno deciso di profanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora dove riposa il tuo nome glorioso, di abbattere con il ferro i corni del tuo altare.

Chiaramente in queste righe si legge che la preghiera di Giuditta dice che il nemico non ha attaccato lei stessa, ma che l’attacco è rivolto a Dio stesso. Per questo Giuditta non si chiude in un vittimismo e non si commisera (come noi facciamo solitamente), ma combatte, sapendo che il combattimento è contro gli spiriti e che se noi preghiamo rifugiandoci “all’ombra delle ali di Dio” – cioè, sapendo che se noi siamo con Dio, il nemico dovrà battersi contro Dio… e quindi ha già perso – allora la nostra preghiera sarà efficace. Questo significa lavorare con Dio e per Dio e non per il “nostro regno”.  

11La tua forza, infatti, non sta nel numero, né sui forti si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei piccoli, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati.

Anche qui si vede che per Giuditta è chiaro che Dio è l’onnipotente. Molti di noi, quando iniziano a pregare, hanno davanti agli occhi solo i problemi, i nemici, le difficoltà. Giuditta sa che ci sono dei nemici (li ha nominati prima), ma poi “innalza Dio” credendo (in cuore) e riconoscendo (con la bocca) la potente realtà di Dio.

14Da’ a tutto il tuo popolo e a ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio di ogni potere e di ogni forza, e non c’è altri, all’infuori di te, che possa proteggere la stirpe d’Israele».

Addirittura, chiede che il Signore vinca, così tutti capiranno chi è Dio. Questo non è tentare il Signore chiedendo un segno, lei ha fede. Giuditta chiede solo che si manifesti sapendo che questo porterà conversioni. Anche Tommaso ha avuto bisogno di vedere.

Ecco qui un salmo che proclama ciò che Giuditta ha detto in preghiera. Leggilo attentamente per poi trasformare la tua preghiera.

Il re non si salva per un grande esercito né un prode scampa per il suo grande vigore. Un’illusione è il cavallo per la vittoria, e neppure un grande esercito può dare salvezza. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame (Sal 33,16-17).

Anche Giuda il Maccabeo e Davide, prima di affrontare rispettivamente il popolo nemico e Golia, diranno la stessa cosa affermata (pregata) da Giuditta – sarà il caso che, se vogliamo essere vittoriosi, dobbiamo imparare a fare così anche noi.

«Costoro – disse – confidano nelle armi e così pure nel loro ardire; noi confidiamo nel Dio onnipotente, capace di abbattere quanti vengono contro di lui e il mondo intero con un solo cenno» (2Mac 8,18).

Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani (1Sam 17,47).

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Comments (5)

  • Daniele rispondere

    Gesù confido in TE!!!!

    29/04/2020 a 14:47
  • samantha rispondere

    Non sempre è facile usare le parole giuste per chiedere una cosa al Signore: per esempio io avrei inteso le parole di Giuditta come un tentare Dio (Da’ a tutto il tuo popolo e a ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio di ogni potere e di ogni forza, e non c’è altri, all’infuori di te, che possa proteggere la stirpe d’Israele») Per questo quando prego vorrei pregare come Giuditta ma ho sempre il timore di offendere o tentare Dio, quindi evito di usare certe espressioni. Sentendomi poi in colpa perché mi dico che forse le cose (malattie e situazioni) non migliorano perché io non so pregare nella maniera esatta. Giuditta è una donna forte, di fede, quasi estrema se si pensa che uccide per salvare il suo popolo! Eppure è in grazia di Dio. Io prego, cerco d capire quale sia la volontà di Dio ma…nn sento nulla, nel cuore, nella mente, nello spirito. Quindi rimango ferma, faccio scelte e azioni sperando che siano quelle giuste…e poi dico: Dio, abbi pietà di me se sto sbagliando, ma non riesco a sentire la tua voce.

    06/05/2020 a 13:58
    • Massimo Coero Borga rispondere

      Giuditta prega ardentemente perchè conosce Dio. Non punta su lei ma quel Dio che ha salvato tante volte perchè Lui è così. Lei non uccide un uomo, ma un nemico (il nemico della vita, il diavolo). A questo siamo chiamati anche noi. A “far fuori” ogni spirito che porta morte perchè viva in noi e attorno a a noi solo Cristo nella potenza dello Spirito Santo. Nessuno di noi è abbastanza santo per pretendere da Dio, ma tutti siamo abbastanza figli per ricevere attraverso la fede. Avanti con fiducia sconfiggendo ogni nemico della vita per poter testimoniare “il crocifisso risorto”.

      06/05/2020 a 14:08
    • Ilaria Carrara rispondere

      Capisco i dubbi di @samantha, ci sono passata anche io… A volte secondo me è come se fossimo portati a “separare” inconsciamente la sacralità e la paternità di Dio… Vorremmo fare presenti le nostre richieste, i nostri bisogni, ma temiamo di “superare il limite”, temiamo di arrivare a pretendere di comandare a Dio, sfidandolo (se sei Dio, allora…salva te stesso, per fare un esempio celebre) o mettendoci quasi al di sopra di lui (come Pietro, quando dice “mai, Signore”, e Gesù poi risponde “torna dietro a me”)… quindi come la risolviamo? Come dice Massimo, sentendoci FIGLI. Dio è Padre, accoglie le nostre richieste disperate, accoglie anche quando urliamo a Lui come Giacobbe… SE dietro il nostro urlo disperato non c’è l’accusa e il rifiuto di Dio, come invece aveva fatto il cattivo ladrone. SE dietro il nostro chiedere c’è l’atteggiamento del bambino, che se ha paura o se cade in mezzo a tante persone tende le braccia solo verso i suoi genitori, perché li ama e sa di essere amato, e ha fiducia che solo loro gli possono dare buoni consigli, incoraggiare e lo possono rialzare. Questo commuove il cuore di Dio, forse non ci sono neanche parole giuste o sbagliate, dipende proprio dalla disposizione del nostro cuore, dalla fiducia che mettiamo in Lui e anche dalla volontà di credere – a volte non riusciamo a credere? Va bene, diciamoglielo! Sarebbe anche presunzione pensare di poterci riuscire completamente soli! “Voglio credere in ogni situazione Signore, ma tu aiuta la mia incredulità!”.
      Penso che possiamo fare anche come Giuditta, basta che dietro alle richieste ci siano questi pensieri: “so che puoi aiutarmi e quindi mi rivolgo a Te. So che vedi più lontano di me, e se non intervieni subito in una situazione, la utilizzerai in qualche modo per farmi crescere, e mi starai vicino anche se farà male. So che la prova della fede è credere in Te proprio quando sembra che non ci sei. So che mi ami e che non mi farai mai mancare nulla di ciò che è davvero necessario.” Dopotutto anche Gesù sulla croce ha detto: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”… Dio si è nascosto anche da Suo Figlio… però era lì. Gesù gli ha detto “mi hai abbandonato”, non è anche questa una domanda “forte”? Ci insegna forse che a Dio, se ci sentiamo figli, possiamo dire proprio tutto.
      Per quanto riguarda l’ultima parte del tuo commento, io ero ESATTAMENTE come te, nella tua situazione. Non ti preoccupare, al momento opportuno si farà sentire, si farà trovare… ti parlerà in modo MOLTO CHIARO… a me è successo proprio così, sono contenta se quello che ho vissuto, in cui ti puoi rivedere, può darti speranza… tu intanto continua ad avere fiducia proprio in questa “aridità spirituale”, in questo non sentire la sua voce e in questo buio, dove ti sembra che stai avanzando a tentoni. Un’altra cosa che mi aveva aiutato molto era stata sapere che Madre Teresa di Calcutta (!!!) scriveva di questa aridità che provava. Non sentiva Dio. Mi ricordo di aver pensato: “LEEEI?”!! E guarda che santa è diventata! Abbi fede, non sai i frutti che raccoglierai inaspettatamente PROPRIO dall’aridità.

      Ti abbiamo aiutato, Samantha? Riesci a respirare a pieni polmoni ora? 🙂

      Magari non hai ancora avuto molto sollievo, ti affideremo in preghiera. Perché al di là delle cose che si possono dire… l’aiuto vero arriva quando quello che si sente con le orecchie o si vede con gli occhi riesce a scendere ed essere sentito nel cuore.. e anche questo mi è capitato e ho visto la differenza… non so come succede, ma ti posso garantire che… SUCCEDE! 🙂

      Un fraterno abbraccio.

      06/05/2020 a 17:12
  • samantha rispondere

    Carissimi Ilaria e Massimo,
    grazie per le vostre risposte e chiarimenti e vicinanza. Da quando “ho incontrato” virtualmente il Sii Guarito-Crocefisso Risorto ho iniziato un vero cammino di fede. Prima ho cercato Dio, pregavo, ecc ma solo ora mi sono resa conto di non aver mai pregato realmente, di avere avuto una conoscenza e una idea di Dio distorta. Quante scoperte nuove, che richiedono però anche il tempo per essere apprese, meditate e pian pianino interiorizzate. Proprio ieri sera mi è successa questa cosa che voglio condividere con voi: ho scritto al povero Massimo in fretta e furia perchè non sapevo come gestire il problema con mia mamma (Parkinson, Ictus, un pò di demenza..) e sapevo che Massimo sata per iniziare la diretta. Avevo anche chiesto a Sara e Massimo dei chiarimenti sulla preghiera con imposizione delle mani, oppure, come ho capito, basta tenere le mani in quelle di mamma o di un mio parente, e va bene ugualmente. Il mio desiderio era di poter pregare per aiutare mamma, sentire che la preghiera sarebbe servita, ma…paura, timore, ecc ecc non l ho mai fatto realmente. Ieri sera ho sentito una spinta e non una voce ma una frase ricorrente nella testa: “ecco il momento, hai sempre voluto pregare con imposizioni mani dopo l effusione dello spirito, vedere i frutti di questa preghiera, hai sempre dubitato..ora hai la possibilità”. NOn so dirvi se era impressione, mia, ma non credo, troppo forte era la spinta: mi sono inginocchiata e ho messo le mani sul braccio di mamma che era a letto e ho pregato come Massimo ci ha insegnato, anche in una delle catechesi su Giuditta. Lodare Dio, enunciare le sue caratteristiche -nome che lo designa e caraterizza, e umilmente ho pregato affinche gli spiriti che stavano disturbando mamma se ne andassero, nel nome di Gesù, e per il suo preziosissimo sangue (anche con la malattia mamma riesce a pregare seguendo il rosario, le uniche cose che ricorda bene, e prega con convinzione. Ieri sera diceva di sentire come un demoni..nn so se fosse vero, povera. ma l ho tranquilizzata). L ho fatto per forse 10-15 mn, non so, fino a quando me la sono sentita. Mamma gemeva in certi momenti in cui pronunciavo nel nome di Gesù, poi si è addormentata come un bambino, fino a questa mattina. Io voglio osare pensare che la mia preghiera sia stata accolta ascoltata, non voglio pensare sia stato un caso. Sentivo forte qualcuno che mi spingeva a fare così. Grazie quindi a Massimo che con le sue catechesi ci sta davvero formando, ci sta aiutando a conoscere Dio, a rimediare alla visione distorta che io, e forse anche altri, ne avevamo. E grazie anche a te Ilaria, per la tua vicinanza. Che Dio benedica tutti voi.
    Con affetto
    samantha

    08/05/2020 a 13:46

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