Non ti mancherà mai il necessario

Non ti mancherà mai il necessario

È con grande gioia che desidero testimoniare quello che Dio ha operato per me negli ultimi mesi.

Premetto che una decina di anni fa ho attraversato un periodo in cui avevo parecchie spese per la salute, oltre al mutuo, e non ero sicura di riuscire a farcela economicamente.

In quel periodo, una domenica, durante una messa di guarigione, ho chiesto a Dio di aiutarmi e la risposta che ho ricevuto quel giorno è stata: “non ti mancherà mai il necessario”, poi è come se avessi avuto la sensazione di vedere uno scorcio del mio futuro in cui ci sarebbe stato un momento di difficoltà economica ma avrei superato anche quello e poi ci sarebbe stata una benedizione economica.

Qualche anno dopo conosco il Ministero “Sii Guarito”, oggi “Il Crocifisso Risorto”, e ascolto le catechesi sulle offerte e sulla decima e inizio a metterle in pratica nonostante avessi anche in quel momento delle spese, ma mi ricordo di aver detto che se avessi avuto fede, allora avrei dovuto dimostrarlo anche in quel momento.

E così comincio a dare la decima fino a gennaio 2021, quando vengo sospesa dal mio lavoro di infermiera nonostante io fossi in possesso di un esonero vaccinale.

Rimango a casa, in realtà, dal 29 ottobre ma a novembre percepisco lo stipendio del mese in cui ho lavorato, a dicembre percepisco la tredicesima e a gennaio percepisco 1200€ di conguaglio che non mi aspettavo, e questa è la prima grazia.

A febbraio chiamo Piera e le dico cosa mi è successo e lei mi dice di non preoccuparmi perché il Signore mi avrebbe ricompensata cento volte tanto.

In effetti, la provvidenza non tarda molto a mostrarsi, perché i primi di marzo mi chiamano per assistere una signora di 85 anni che ha rotto il femore e io accetto di farle assistenza e per due mesi faccio un’esperienza umanamente molto bella che mi ha molto arricchito.

Inoltre, lavorando cinque ore al giorno, riesco a percepire un piccolo stipendio che mi permette di sostenermi economicamente e di non pensare continuamente al fatto che con la digitalizzazione degli esoneri i criteri per ottenerlo erano cambiati e molto probabilmente avrei perso l’esonero definitivo che avevo, e questo poteva essere un grosso problema dal momento che nel frattempo avevo fatto causa all’azienda ospedaliera che mi aveva sospesa e, non avendo più l’esonero, rischiavo di perdere anche la causa e di non poter più lavorare nella sanità.

Ero veramente preoccupata per il mio futuro.

Ad ogni modo, non mi sono arresa perché tutti i mesi andavo in uno o più hub vaccinali per chiedere il rinnovo dell’esonero e, con enormi difficoltà, riuscivo a malapena ad ottenere un mese di rinnovo ogni volta.

Anche in quei momenti, però, la parola che mi permetteva di non perdere la fiducia era quella che mi aveva sostenuta qualche anno prima: “non ti mancherà mai il necessario” e la consapevolezza che forse era arrivato quel momento di difficoltà economica preannunciato anni fa.

Mi sono dimenticata di dire che, grazie a Dio, ho avuto anche la possibilità di sospendere temporaneamente il mutuo perché nell’ultima surroga che avevo fatto anni prima era prevista questa possibilità, anche se al momento del contratto io non l’avevo assolutamente chiesta, ma a distanza di anni mi sono resa conto di come Dio aveva predisposto ogni cosa perché io potessi affrontare questo momento.

Anche questa è stata una grazia che mi ha permesso di attraversare questo periodo.

La settimana prima della discussione della causa, l’11 aprile, l’ospedale per cui lavoravo mi ha proposto un lavoro al call center, non potendo stare a contatto coi pazienti, ma a condizione di rinunciare alla causa. Abbiamo rifiutato la proposta, quindi arriviamo alla discussione della causa.     Durante la causa mi viene comunque riproposto il lavoro ma il rimborso di solo una mensilità anziché delle 6 che mi erano dovute per il tempo in cui sono stata sospesa.

Così, il 2 maggio riprendo a lavorare per l’ospedale a pari contratto e stipendio. Gloria a Dio!

Rimaneva il problema dell’esonero, perché senza non avrei potuto lavorare per l’ospedale… e il rinnovo di un mese scadeva il 1° maggio.

Qualche tempo prima, grazie al mio avvocato, avevo saputo che c’era un medico di Grosseto che faceva i test allergologici sulle componenti dei vaccini ed, essendo io pluriallergica, ho voluto tentare questa strada, nonostante il viaggio e il costo della visita, che non era per niente economico, soprattutto in quel particolare momento per me.

Come Tobia, Dio mi ha dato un accompagnatore per questo viaggio: il mio vicino di casa, che in quei giorni era libero e si è proposto di accompagnarmi e così non ho dovuto guidare nemmeno per un minuto perché ci ha pensato lui.

Durante il viaggio di ritorno poi ho avuto l’occasione di raccontargli della mia conversione e del percorso che sto facendo dal 2010 ad oggi e ne è stato molto colpito tanto che si è commosso ed ora è molto più attento a non offendere Dio.

Dai test che ho fatto il 23 maggio sono risultata allergica a un componente del vaccino e quando mi sono recata all’hub per rinnovare il mio esonero, portando il risultato del test allergologico, ho riavuto l’esonero definitivo grazie ad una dottoressa molto gentile dell’hub di Como.

L’esonero definitivo è arrivato il mio secondo giorno di lavoro in ospedale e il giorno prima della seconda udienza per gli stipendi arretrati, il 4 maggio!

Giusto in tempo!!!!

Non è stato trovato l’accordo su quanti stipendi arretrati dovrò ricevere come risarcimento, ma intanto ho riavuto il mio posto di lavoro un mese prima della ripresa della rata del mutuo, che potevo sospendere solo per 6 mesi!

Durante questi lunghi mesi ho incontrato anche persone che sono diventate amiche e che mi hanno aiutata e sostenuta in questo difficile percorso.

Senza il loro prezioso aiuto non ce l’avrei fatta e anche loro sono state una grazia di Dio.

Questo periodo di prova mi ha insegnato ad avere ancora più fiducia in Dio e a confermare che con Lui si possono affrontare anche le situazioni che sembrano impossibili e che Dio è fedele alle Sue promesse: anche nei mesi in cui non ho lavorato, non mi è mai mancato il necessario. Imparare a mettere in pratica il donare (decime e offerte) apre proprio le cataratte del Cielo: Dio è di parola!

Ho capito anche che Dio ci prepara ad affrontare le prove e non ci lascia senza aiuto.

Sia benedetto il nostro grande e meraviglioso Dio!!!

Annalisa C.

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