NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA
Massimo Coero Borga – Briciole di Vangelo
NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA
Nulla sarà più come prima. Prima di cosa? E dopo che cosa?
Ci sono eventi che stravolgono la nostra vita e quella degli altri.
Adamo ed Eva. Il peccato cambiò per sempre la relazione con Dio, con gli altri e con la creazione (quindi con la vita di tutti i giorni).
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture (Gen 3,7).
Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà». All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: «Non devi mangiarne», maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!» (Gen 3,16-19).
Caino, dopo che uccise il fratello Abele, non sarà più lo stesso.
Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà» (Gen 4,13-14).
Mosè, dopo che uccise l’egiziano, dovette fuggire e cambiare vita per sempre.
Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i loro lavori forzati. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. Voltatosi attorno e visto che non c’era nessuno, colpì a morte l’Egiziano e lo sotterrò nella sabbia. Il giorno dopo uscì di nuovo e vide due Ebrei che litigavano; disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi uccidere, come hai ucciso l’Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». Il faraone sentì parlare di questo fatto e fece cercare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè fuggì lontano dal faraone e si fermò nel territorio di Madian e sedette presso un pozzo (Es 2,11-15).
Mosè, dopo l’incontro al roveto ardente, avrà una nuova missione di vita e tutto cambierà. Questo fino alla sua morte.
Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. […] Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti! (Es 3,1-2.10).
Isacco, dopo il tentato sacrificio sul monte da parte di Abramo, non torna più con suo padre alla vita di sempre e, anche geograficamente, non staranno più insieme.
Abramo (senza Isacco) tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea (Es 22,19).
Maria, dopo l’annuncio dell’angelo, diventerà una persona nuova, la Madre di Dio. E nove mesi più tardi darà al mondo il Salvatore del mondo. Da quel momento, il mondo stesso non sarà più come quello di prima.
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo (Lc 1,26-29).
NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA
Non è per terrorizzare (non per un cristiano), ma per preparare il terreno per un buon cambiamento. Non è un film di horror la nostra vita, ma lo può diventare se non abbiamo quella fede in Dio che permette di vivere gli eventi difficili e dolorosi nel modo giusto. Ci sono dei cambiamenti necessari per la nostra vita, e molti di loro arrivano in modo un po’ irruento. Servono per il nostro bene. Servono per la nostra crescita.
Gli eventi arrivano. Succedono. Noi possiamo cercare di gestire quelli che noi stessi possiamo provocare, ma non quelli provocati dagli altri o dagli eventi. Questi li possiamo solo o subire o vincere.
Non più come prima significa anche che, quando c’è stato un terremoto o altri disastri, si ricostruisce… e sovente in modo diverso da prima. Così è per una coppia che era distrutta e poi riparte. Così è in ogni ambito dell’esistenza.
Il Coronavirus ha portato molti “cambiamenti” e, in molti, ha causato dei cambiamenti. Come sono stati tuoi? Ditte chiuse, morti, bambini segnati, divisioni in famiglia, conversioni, nuovi lavori, nuova metodologia di lavoro, etc.
Ci sono eventi nella nostra vita che destabilizzano, o almeno, procurano l’inizio di un cambiamento (in bene e in male). Spetta a noi imparare a viverli nel modo “giusto”.
Impariamo, quindi, a essere noi stessi sempre, ma mai gli stessi. In particolare, non lo saremo se vivremo nel modo giusto gli eventi forti della vita.
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