Perché tu sei preziosa ai miei occhi

Perché tu sei preziosa ai miei occhi

Shalom a tutti voi cari amici, sono Carolina e ho 30 anni.

Sono nata in una famiglia cristiano-cattolica e quando avevo 12 anni è successa una disgrazia nella mia famiglia: mio fratello ha fatto un incidente in cui sono morte due ragazze, gli hanno dato tutta la colpa e ha rischiato il carcere, ma grazie a Dio non è successo. In quel periodo, però, io mi sentivo molto sola, i miei genitori erano tutti presi dal lavoro e da mio fratello; nella scuola in cui andavo c’era la sorella di una delle due ragazze morte e ricordo con quale senso di angoscia andavo a scuola, non ero più Carolina ma soltanto la sorella di un delinquente, di un assassino, perché è questo che dicevano i titoli di cronaca. Da quel momento ho iniziato a chiudermi in me stessa, a nascondermi, piangevo sempre da sola senza mai farmi vedere dai miei per non portare loro altra sofferenza, avevo addirittura paura e vergogna di andare al liceo o a conoscere nuove persone per il cognome che portavo e che era sulla bocca di tutti. Diciamo che questo avvenimento ha segnato molto la mia vita, poi ho iniziato a crescere e quella mancanza di amore, di stima, di ascolto da parte della mia famiglia mi ha portata a ricercare amore nelle figure maschili, soprattutto.

Grazie all’educazione di mia mamma ho sempre difeso la mia verginità dicendo che avrei voluto mantenerla fino a quando mi sarei sposata. Dai 20 ai 23 anni sono stata con un ragazzo che ha rispettato questa mia scelta, andavamo in chiesa insieme e io ero molto innamorata. In seguito, però, mi ha lasciata e lì mi è crollato il mondo, ho iniziato ad arrabbiarmi prima di tutto con Dio, allontanandomi dalla chiesa e poi con i miei genitori: li incolpavo di avermi inculcato le loro idee bigotte e senza alcun risultato.

Dopo qualche mese di “lutto”, ho iniziato a ribellarmi e a fare tutto quello che non avevo fatto prima: sesso, alcol, discoteche, e il rapporto con i miei genitori era sempre peggio. Ho conosciuto poi un ragazzo in una serata in discoteca ed è diventato il mio fidanzato, sono rimasta con lui circa tre anni, in cui abbiamo convissuto e dal quale dipendevo, perché almeno lui mi dava quell’affetto che prima non avevo mai ricevuto da nessuno. Ad un certo punto, però, io stavo malissimo, dovevo prendere gli ansiolitici perché non dormivo di notte, avevo fatto parecchie visite, anche una neurologica perché anche fisicamente ero distrutta; ero sempre arrabbiata con il mondo intero, isterica e rispondevo male, soprattutto ai miei genitori. Un giorno, in camera mia, ho detto: “senti Dio, se esisti falla una cosa buona, fammi morire così almeno ho finito di soffrire, tanto nessuno mi capisce veramente, mi sento sempre inadeguata, sbagliata e a nessuno importa di me”.

Ecco che nel settembre 2017, all’Isola d’Elba, un’amica di mia mamma, mi presenta un pastore evangelico (Federico Martin Kadì) e, avendo invocato con fiducia e potenza lo Spirito Santo, sono riuscita a perdonare alcune persone che mi avevano ferita e ho fatto esperienza dell’Amore di Dio, quell’Amore che nessuno era mai stato in grado di donarmi. Il Signore mi ha dato anche la grazia di non andare più a letto con il mio fidanzato, anche se per lui ero totalmente cambiata in peggio e quindi litigavamo spesso. Da quel momento ho iniziato a camminare nelle Sue vie dicendo sempre: “Signore, sia fatta la tua perfetta volontà in me, con il desiderio di testimoniare a tutti il grande amore e l’infinita misericordia che hai avuto con me. Non sono stata e non sono meglio di altri, mi definisco semplicemente una tua figlia tanto amata e graziata da Te”.

“Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome per sempre, perché grande con me è la tua misericordia: hai liberato la mia vita dal profondo degli inferi.” (Sal 86,12-13).

Dopo pochi mesi, anche Maria ha toccato il mio cuore a Medjugorje, rivelandomi, davanti alla croce blu, che avrei dovuto lasciare il ragazzo con cui ero perché non faceva parte del progetto che Dio aveva per me, e lì ho avuto un pianto di consolazione e ho capito che al mio ritorno l’avrei dovuto lasciare, e così è stato. Ho pianto per 3 giorni ma poi Gesù e Maria mi hanno dato la forza di andare avanti e la pace nel cuore.

Dopo circa un anno ho avuto una crisi profonda perché dipendevo ancora molto dai ragazzi e avevo questa continua tristezza perché non riuscivo a stare sola e il pensiero ossessivo di incontrare il ragazzo giusto mi tormentava, ma alla fine mi distruggevo sempre di più a causa del mio istinto da crocerossina. Ho pianto per 2 mesi tutti i giorni e sono entrata in una crisi spirituale e simil depressiva – non solo a causa di un ragazzo, ma anche perché avevo il rifiuto di svolgere il lavoro per il quale avevo studiato molti anni. Così ho chiesto un colloquio con un sacerdote, il quale mi ha detto che c’era la possibilità, a marzo, di fare un cammino di 3 weekend per soli giovani dal titolo: “La parte migliore”. Erano come gli esercizi ignaziani per il discernimento vocazionale (percorso che mi ha molto edificata e mi ha aiutata a mettere ordine nella mia vita). Allo stesso tempo, avevo iniziato anche il seminario di vita nuova con il gruppo RnS, a fine marzo 2019 ho ricevuto l’effusione nello Spirito Santo e, gloria a Dio, il mio cuore ha iniziato a sentire gioia e i miei occhi a vedere la vera Luce di Cristo, e da lì dopo pochi mesi si è anche sbloccata la situazione lavorativa. Gloria a Dio!

Ho continuato a fare cammino nel RnS crescendo anche grazie ad alcuni seminari e corsi di formazione, però era come se fossi sempre alla ricerca di qualcuno che mi istruisse mediante un percorso sulla parola di Dio, avevo tanta sete di questa ma è come se non riuscissi mai a trovare la mia strada; non avevo chiesto nulla a Dio ma Lui sapeva bene che avevo nel cuore questo desiderio di conoscerlo sempre di più.

Siamo a marzo 2020, tempo di Coronavirus, in cui siamo barricati in casa, ed ecco che lo Spirito Santo mi suggerisce, mediante una sorella che ha mandato un link su WhatsApp, di pregare la coroncina della Divina Misericordia, ed ecco che il Signore, tramite Massimo Coero Borga parla al mio cuore e scopro anche che pima di Pasqua tiene il cammino, i “5 passi verso Gerusalemme” e davvero lode, gloria, onore a Dio perché Gesù si è rivelato a me facendomi vedere tante ferite del passato che Lui voleva guarire e trasformare in feritoie di grazia. Io che pensavo di essere buona, umile e misericordiosa ho invece visto così tante schifezze in me che se non avessi avuto la grazia dello Spirito Santo, sarei sicuramente scappata da me stessa.

Da quel momento è un susseguirsi di guarigione da quelle ferite e di liberazione da tanti idoli attraverso “Il Crocifisso Risorto”. Dio mi sta davvero facendo fare un percorso di conversione e crescita interiore, che prima non avevo mai fatto e, anzi, pensavo di essere a posto. In questo periodo mi ha fatto davvero sperimentare la Sua eterna misericordia e il Suo amore incondizionato.

Grazie Gesù perché, ancora una volta, mi hai teso la tua mano e mi hai rialzata e so che questo non ti basta, so che vuoi farmi volare su ali d’aquila e per questo ti dico lode e gloria al tuo nome, lode a te che sei il Re dei Re!!!

Io credo Signore che tu mi aiuterai in ogni difficoltà. Credo che mi indicherai la via d’uscita in ogni situazione problematica, come insegna sempre Massimo, e compirai ogni sorta di meraviglie nella mia vita e sono sicura che lo farà anche con te che stai leggendo.

Il versetto che Dio mi ha messo nel cuore e che sempre mi accompagnerà è: “perché tu sei preziosa ai miei occhi, sei degna di stima e io ti amo. Non temere perché io sono con te.” (Is 43,4-5).

Dio benedica grandemente ognuno di voi e sempre Gloria a Dio.

Un abbraccio.

Carolina

Condividi questo post