RINNEGARSI O ANNULLARSI?

RINNEGARSI O ANNULLARSI?

Briciole di Vangelo: RINNEGARSI O ANNULLARSI

Quale diversità c’è fra rinnegarsi e annullarsi?

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua (Mt 16,24).
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua (Mc 8,34).
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Lc 9,23).

Rinneghi se stesso

Il termine “se stesso” significa “il proprio IO” ma il termine  “rinnegarsi” non significa “annullarsi”, come molti invece credono.

“Annullare” significa “cancellare”, perdere il vero “se stesso”, significa perdere l’identità, la dignità.

Invece il termine “rinnegare” significa non seguire il proprio istinto e il proprio egoismo. Significa mettere in croce (a tacere) la voce della superbia, dell’orgoglio e della vanagloria. Significa rinunciare a seguire le concupiscenze, significa crocifiggere tutto quello che è peccato per entrare nella dimensione dell’amore.

Vediamo alcuni esempi delle due parole:

Annullarsi: non voler avere dei figli per rimanere più liberi di fare quello che si vuole; concedersi fisicamente (relazioni sessuali)  per paura della solitudine, per non perdere un partner; concedersi per ottenere un lavoro; mettere delle maschere (fingere  caratteristiche) per essere accettati in un gruppo di persone (club del “fan tutti così”); non avere il coraggio di testimoniare la propria fede o il proprio pensiero per paura di ritorsioni o per vergogna.
Erode fece una promessa azzardata ad Erodiade e così dovette annullarsi, provando tristezza in cuor suo, per poterla soddisfare. Più avanti avrebbe avuto anche paura di Gesù, ritenendolo Giovanni il Battista risorto, tornato a fare giustizia.

Rinnegarsi: Rinunciare al programma Tv preferito per aiutare la moglie (avendo quindi un clima bello fra coniugi); andare in montagna o al mare anche se non se ne ha voglia per compiacere i familiari (godendoti comunque quei giorni); rimanere fedeli al coniuge anche nel momento di deserto affettivo (scoprendo più avanti che era lo cosa migliore da fare); dedicare tempo e attenzione  ai figli invece di lasciarli davanti al televisore o al computer, anche se si è stanchi (sperimentando anche un po’ del sano “bambino” presente in ognuno); lodare il Signore anche in una difficoltà (scoprendo la potenza di Dio); ringraziare anche quando non si ha tutto quello che si vuole (a prendo così gli occhi sulle tante cose belle che ci sono); mettersi a pregare anche si vorrebbe fare tutt’altro (tornando quindi alla sorgente della vita).

Nel fatale interrogatorio di Pilato, Gesù disse: “Tu lo dici; io sono re” (Gv 18,37), cioè non si annullò, anzi riconfermò la sua natura, il suo essere, non ebbe paura delle conseguenze, ma decise di vivere la Verità sino alla fine rinnegando il proprio io, difatti è scritto di Lui che pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso,    assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Fil 2,6-8).

Gesù donerà la vita come vero figlio di Dio che ha mantenuto la sua dignità fino alla fine ed ottenendo il ruolo primario nella storia alla destra del Padre.

E tu ti rinneghi o ti annulli? (lo si riconosce da come vivi ogni cosa)

NOTA: nel video si cita un cammino fatto chiamato “LIBERI e SODDISFATTI“.
Lo trovi in MP3 qui: https://www.ilcrocifissorisorto.it/shop/liberi-e-soddisfatti/

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *