RUT (3): scelte determinanti

RUT (3): scelte determinanti

Massimo Coero Borga – 26 maggio 2020

RUT (3): scelte determinanti

Capitolo 2

1Noemi aveva un parente del marito, uomo potente e ricco della famiglia di Elimèlech, che si chiamava Booz. 2 Rut, la Moabita, disse a Noemi: “Lasciami andare per la campagna a spigolare dietro a qualcuno agli occhi del quale avrò trovato grazia”. 2b Le rispose: «Va’ pure, figlia mia». 3Rut andò e si mise a spigolare nella campagna dietro ai mietitori. Per caso si trovò nella parte di campagna appartenente a Booz, che era della famiglia di Elimèlec. 4Proprio in quel mentre Booz arrivava da Betlemme.
Egli disse ai mietitori: «Il Signore sia con voi!». Ed essi gli risposero: «Ti benedica il Signore!».

5 Booz disse al sovrintendente dei mietitori: «Di chi è questa giovane?». […].

Questo parente di Noemi, che si chiama Booz, è l’icona del nostro Dio (Gesù): è ricco (tutto gli appartiene) ed è potente (ha autorità sugli spiriti). È, quindi, anche il nostro “parente”.

La spigolatura è il lavoro dei poveri (Rut non si vergogna del proprio stato). E tu, provi vergogna per quello che sei? Credi di valere per quello che sei o per quello che hai?

Pensi che devi fare carriera per essere qualcuno? (e quindi per piacere e sentirti bene?). Rut si è sottomessa (in positivo) alla suocera, come se fosse sua madre. É il carattere di chi obbedisce a Dio facendosi guidare dalle autorità preposte da Dio già sulla terra.

Noi siamo figli di Dio – Lui ci ritiene e ci tratta come tali e ha un grande affetto nei nostri confronti, anche se, a volte, non ce ne accorgiamo affatto (sigh).

Ecco Dio all’opera – dove? C’è scritto “per caso”. Per caso Rut si trova… e grazie a quel trovarsi nel posto giusto, avverrà tutta la storia di salvezza.

Io e te dobbiamo solo imparare a essere giusti (nella perfetta relazione con Dio, ascoltando e praticando la Sua Parola) per trovarci al posto giusto nel momento giusto. Il resto, lo farà Dio.

Non si tratta di coincidenze, semmai di Dio-incidenze, cioè della guida sapiente del nostro creatore. Il credente non parla più di destino, di fato, di fortuna o sfortuna, ma crede nella divina provvidenza di Dio, che con la Sua mano, guida gli eventi verso il “perfetto bene”. Dio Guida coloro che si fanno guidare.

Booz era un uomo attento a tutti, si è accorto, infatti, che c’è una persona nuova, e gli viene detto che si trattava di una giovane moabita. Il sovrintendente gli parla di questa fanciulla, e può solo parlarne bene.
E noi al lavoro o in quello che facciamo diamo questa immagine? Testimoniamo un impegno serio?

Booz raccomanda a Rut di non andare a spigolare in un altro campo e le spiega di aver ordinato ai suoi giovani lavoratori del campo di non molestarla (pratica che, allora, era consueta in questo contesto).

Il vero uomo è una protezione per la donna (anche Giuseppe lo sarà per Maria). Booz, uomo, diventa prefigurazione di Cristo (vedremo meglio nelle prossime tappe), non si sostituisce a Rut in questa situazione, ma le dà le indicazioni di cosa fare per essere protetta. In quei tempi, le ragazze potevano essere violentate tranquillamente dai lavoranti, quindi le viene data l’indicazione per evitare un male. Chissà se anche noi ascoltiamo le indicazioni divine per stare meglio?

Ecco che Rut, davanti a Booz, si prostra con la faccia a terra. Prostrazione: altro segno di grande umiltà – è la prostrazione che dobbiamo al nostro Signore (che sovente, invece, usiamo come gettoniera per i nostri bisogni e poi lo accusiamo quando le cose non vanno bene). Booz, per tutta risposta, le dice: “Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso gente che prima non conoscevi.” – Tutto quello che facciamo giunge agli occhi e alle orecchie di Dio. Chi è stato misericordioso, troverà misericordia (tu ama e poi arriverà il raccolto).

Parla di RICOMPENSA – Booz conosce le leggi spirituali, sa che ogni azione è una “semina” che porterà ad una raccolta.

La fede, ci insegnano le Sacre Scritture, porta sempre delle ricompense: Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano (Eb 11,6).

Andare da Dio significa anche mettersi sotto la Sua protezione – se appartieni a Dio, Lui proteggerà ciò che è suo (tu).

Dio ama tutti e benedice qualunque persona faccia del bene. I principi biblici riguardano tutti.

Ecco che la carità di Rut (nei confronti della suocera) e il santo timor di Dio (prostrazione), stanno portando frutti molto buoni: da spigolatrice (rischio anche di subire violenza) ad appartenere quasi alle serve del “capo”, per poi giungere a sedersi accanto ai mietitori. Il favore di Dio la sta innalzando di ruolo.

Nel libro (anche e-book) “Il favore di Dio”, analizzo come, nel libro di Rut (ed anche in altri), Dio ci faccia vedere che il Suo favore è sempre più in crescita.
Per approfondimenti sul favore di Dio: https://www.ilcrocifissorisorto.it/shop/il-favore-di-dio-ebook/

Ecco che il favore di Dio aumenta. Booz, appositamente, dice di lasciare a terra un maggior numero di spighe. Rut spigolò in quel campo fino alla sera e ne venne fuori quasi un’efa di orzo. Era una quantità molto elevata per quel tipo di lavoro – diciamo che aveva avuto un grosso aumento di stipendio in un giorno solo.

La benedizione di Dio è visibile. Chi cammina col Signore diventa testimone vivente delle Sue benedizioni. Quale più grande testimonianza se non il “far vedere” le benedizioni che ci sono successe grazie a Dio.

Abbiamo delle testimonianze che confermano che camminiamo per la via giusta? Rut tirò fuori quanto le era rimasto del pasto e lo diede alla suocera.

Ancora un grande atto di carità verso la suocera. Le diede quanto aveva avanzato dal pranzo, lo aveva preso per portarlo a lei.

Anche nella moltiplicazione dei pani e dei pesci si legge che tutti mangiarono a sazietà e ne avanzarono.

Noemi si accorge che è successo qualcosa di “anormale”. C’è troppo per non notare che qualcosa è intervenuto. Comprende che c’è qualcuno che le ha fatto qualche dono.

Ricordiamoci sempre che Dio è interessato a noi. Che ci ama immensamente. Rut raccontò alla suocera che l’uomo con cui aveva lavorato si chiamava Booz. “Si chiama” significa che è secondo il suo nome: il redentore (lo vedremo).

Segui DIO fedelmente (amico – servo) e sperimenterai la salvezza, sperimenterai la Sua azione e la Sua provvidenza.

La storia prosegue. Rut continua a lavorare, a camminare, a darsi da fare, ma è sotto l’occhio vigile di Dio, che le apre le porte al momento giusto, che guida la storia di chi lo ama e lo teme.

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