SALVEZZA

SALVEZZA

Parole di vita: SALVEZZA

Anche durante la messa noi sentiamo più volte pronunciare questo nome.
Conosciamo tutti la frase che diciamo prima di ricevere l’Eucarestia: “Non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola e io sarò SALVATO“.

Vediamo quindi in tre punti cosa significa questo termine.

1 – La salvezza

Nell’Antico Testamento “salvezza” traduce diversi termini che indicano liberazione dai mali più diversi, materiali e spirituali. Il termine ebraico ישׁוּעה (yeshû‛âh) suggerisce l’idea di una liberazione. La radice significa “essere largo” o “spazioso”. Liberare, quindi, significa: mettere al largo, spezzare una catena, far uscire dal confino, salvare dall’oppressione tanto che il liberato ora può svilupparsi senza ostacoli. E Dio ne è sempre protagonista.

I termini che il Nuovo Testamento greco utilizza per “salvare” e “salvezza” sono: σώζω (sōzō) e σωτηρία (sōtēria, da cui soteriologia). Etimologicamente suggeriscono l’idea di strappare qualcuno a forza da un grave pericolo. Possono pure significare salvare da una sentenza di tribunale o da una malattia (guarire).

In latino la parola “salvezza” è salus, da cui proviene anche “salute“.

2 – Chi è che salva.

Valoroso in guerra Giosuè (ndr. Gesù) figlio di Nun, successore di Mosè nell’ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio (Sir 46,1).
Questo già ci fa comprendere che legato a questo nome c’è il progetto di salvezza che Dio ha per l’essere umano.

Ge-sù si traduce quindi con “JHWH è salvezza” o “Dio salva“.
Con questo nome quindi già intuiamo che non si è presentato con un nome che incute terrore, che fa da giudice severo, ma come Colui che si fa prossimo a ognuno di noi, possiamo quindi gridare con gioia “GLORIA A DIO”, un Dio che è venuto per salvarci.

Fu Lui stesso a darci il programma di salvezza che avrebbe portato prima di attuarlo, quando lesse il rotolo nella sinagoga dicendo che si stava compiendo la scrittura (cfr. Lc 4,21). Ecco cosa diceva di Lui (del suo nome) il rotolo del profeta Isaia: Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto (Is 61,1-3).

3 – Chi, cosa e quanto salva.

Tutti salvati: Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì (ndr. salvò) tutti (Mt 12,15).

Tutto salvato: Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando (ndr. salvando da) ogni malattia e infermità (Mt 9,35).

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